Il decreto legge “Cura Italia” e il decreto liquidità emanati dal Governo in occasione dell’emergenza sanitaria COVID-19 hanno determinato la proroga delle scadenze fiscali 2020 e la sospensione di un ampio numero di versamenti di ritenute, tributi e contributi.
Si tratta di una serie di agevolazioni che riguardano tutte le imprese di piccole dimensioni e senza limiti di fatturato se operano nei settori più colpiti. Oltre a proroghe e sospensione dei pagamenti, i due decreti prevedono anche l’annullamento della riscossione e invio delle cartelle esattoriali. Vediamo le principali novità per le imprese e i professionisti.
La sospensione dei versamenti di contributi e ritenute per i lavoratori dipendenti
Tra le scadenze fiscali 2020 prorogate ci sono i versamenti di contributi e ritenute per tutti i lavoratori dipendenti nei mesi di marzo e aprile e a favore di tutte le aziende, senza limiti di fatturato per i settori più colpiti. I versamenti riprenderanno in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o rateizzati fino ad un massimo di 5 rate mensili di pari importo a partire sempre da maggio 2020.
Hanno diritto a questa agevolazione tutte le imprese che operano nel settore turistico e alberghiero, i centri termali, le aziende per il trasporto di passeggeri, le imprese del settore della ristorazione, della cultura e dello sport. A queste si aggiungono i parchi divertimento, gli organizzatori di eventi, le sale giochi e i centri scommesse.
Scadenze fiscali 2020: la sospensione dei versamenti IVA di aprile e maggio
I decreti legge emanati dal Governo prevedono come i contribuenti delle cinque province più colpite dal COVID-19 (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza) e che hanno avuto una diminuzione del 33% del fatturato a marzo rispetto 2020 e aprile 2020 rispetto all’anno 2019 possano chiedere la sospensione dei pagamenti IVA per i mesi di aprile e maggio. I versamenti sospesi saranno poi versati in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o con rateizzazione pari a 5 rate mensili a decorrere da giugno 2020.
Proroga scadenze fiscali per i centri scommesse
Tra le proroghe delle scadenze fiscali vi è il canone di concessione e del prelievo erariale dei centri scommesse, la cui scadenza passa dal 30 aprile al 29 maggio 2020.
Le normative a favore dei professionisti e delle aziende
I professionisti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro percepiti tra il 17 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 vedranno la disapplicazione della ritenuta d’acconto, che andrà poi versata entro il mese di luglio 2020 in un’unica soluzione oppure in 5 rate mensili sempre a decorrere da luglio 2020.
A questo si aggiungono le semplificazioni per il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche. Se l’ammontare per il primo trimestre è inferiore a 250 euro, il versamento potrà essere effettuato assieme al versamento d’imposta relativo alle fatture emesse nel secondo trimestre dell’anno. Se, anche in questo caso, l’importo resta inferiore a 250 euro, il versamento di entrambi i trimestri può essere fatto con l’imposta per le fatture elettroniche emesse nel terzo trimestre.
Allo stesso modo è stata stabilita la proroga dei certificati di regolarità fiscale (DURF) emessi entro il 29 febbraio 2020, che restano validi fino al 30 giugno 2020 e permettono alle aziende di non applicare il meccanismo di controllo sulle ritenute istituito dal Dl 124/2019.
L’ultima proroga che riguarda i dipendenti prevede, invece, lo spostamento dal 23 luglio al 30 settembre 2020 della scadenza per l’invio del 730 precompilato.
Il consiglio è rivolgersi sempre a uno studio di commercialisti esperti, come Studio Snaidero, per essere sempre aggiornati sulla normativa vigente e lavorare nel pieno rispetto della legge, usufruendo di agevolazioni e benefici di cui altrimenti non si potrebbe venire a conoscenza.