Stiamo vivendo un’emergenza sanitaria a livello globale a causa del Coronavirus, una vera e propria pandemia che sta creando non pochi problemi anche dal punto di vista economico e finanziario. Dato che sono innumerevoli le nuove tecnologie arrivate nel corso degli anni, viene naturale chiedersi se queste possano essere di aiuto per contrastare l’emergenza Coronavirus che stiamo vivendo. Viene naturale chiedersi modo particolare se possa essere la tecnologia blockchain lo strumento da sfruttare in questa situazione. Cerchiamo di fare insieme un po’ di chiarezza sulla questione.
Tecnologia blockchain, di cosa si tratta
Prima di tutto è necessario cercare di capire che cosa sia questa tecnologia blockchain. Spiegarlo non è facile, si tratta infatti di una tecnologia piuttosto complessa. Cerchiamo però di semplificare quanto più possibile.
Si tratta di una struttura decentralizzata che permette di registrare transazioni o informazioni che vengono appositamente inseriti e suddivisi in blocchi di dati. Da qui infatti il nome della tecnologia: blockchain significa appunto catena di blocchi. La struttura è condivisa e ha una sua specifica crittografia che la rende sicura al cento per cento.
Ogni nodo della rete è in possesso di un meccanicismo di consenso che permette di poter inserire e soprattutto di poter rendere valide tutte le transazioni. Nel caso in cui vi sia la necessità di aggiungere un nuovo blocco quindi, ogni nodo deve dare il suo consenso, seguendo uno specifico protocollo. Ricevuti i consensi, il blocco viene aggiunto e ogni nodo deve fare un aggiornamento dei dati. A seguito dell’aggiornamento, i dati non possono più essere modificati ovviamente.
Il funzionamento non è molto diverso da quello di un tradizionale libro mastro, che viene gestito da vari computer, ognuno in rete con gli altri, ognuno con una copia dei dati in suo possesso. Come è facile capire, sono queste le caratteristiche che rendono possibile tenere traccia di ogni transazione, ottenendo la massima trasparenza possibile. Non c’è neanche bisogno per tracciare le transazioni che vi sia una terza parte che faccia da garante.
Tecnologia blockchain ed emergenza Coronavirus
Riassumendo, la tecnologia blockchain permette di tenere traccia di ogni transazione, di ottenere la massima trasparenza possibile e di registrare i dati di ogni transazione senza che possano essere modificati. Detto questo, torniamo alla domanda che abbiamo posto all’inizio. Può la tecnologia blockchain essere di aiuto nell’emergenza Coronavirus? Sembrerebbe di sì, almeno stando al modo in cui si sono mossi in Cina.
Sembra infatti che in Cina siano state lanciate nel solo mese di febbraio 2020, in piena quindi emergenza sanitaria, 20 applicazioni basate proprio sulla tecnologia blockchain. Grazie a queste applicazioni è stato possibile mettere in sicurezza tutti i dati medici, che sono stati debitamente tracciati e protetti. È stato inoltre possibile tenere traccia dei materiali necessari per prevenire il Coronavirus. Infine, è stato grazie a queste applicazioni se la comunicazione con i cittadini in piena emergenza sanitaria è stata possibile, semplice e veloce.
La tecnologia blockchain non è certo uno strumento che può aiutarci a superare l’emergenza Coronavirus, ma senza dubbio è uno strumento che ci aiuta nella gestione dell’emergenza sanitaria e nel tenere traccia di tutti i dati necessari. È bene quindi che venga presa in considerazione anche qui da noi in Italia e negli altri paesi che stanno vivendo una situazione critica simile.