La scarificazione dell’asfalto è una procedura ben nota a chiunque, e non solo a chi lavora nei cantieri stradali: non è raro imbattersi in operai al lavoro che si occupano della completa rimozione della massicciata stradale. Ebbene, la scarificazione consiste proprio nell’insieme delle lavorazioni che sono finalizzate a eliminare la massicciata. Nell’ambito di tali lavorazioni si distingue la fresatura, che viene effettuata con un macchinario specifico – denominato fresatrice – attraverso cui si può demolire in maniera progressiva l’asfalto con l’aiuto di un rullo dentato in movimento. A questo punto il fresato, cioè il materiale di risulta, mediante un nastro trasportatore viene trasferito e poi immesso in un camion che si trova davanti alla fresatrice.
Entrando più nel dettaglio, la scarificazione può essere articolata in quattro fasi differenti, al termine delle quali la massicciata stradale risulta demolita: per prima cosa si procede al taglio della sede stradale; dopodiché il manto in asfalto viene fresato; quindi, la base e il sottofondo che compongono la sottostruttura vengono demoliti; infine, il materiale di risulta viene asportato per poi essere smaltito. Il fresato è a tutti gli effetti un rifiuto, secondo quanto previsto dal DM del 5 febbraio del 1998: esso deve essere conferito in discarica e ivi smaltito, sempre in base a quel che viene indicato sul contratto di appalto di riferimento. Non mancano, in ogni caso, impianti che producono il conglomerato bituminoso e che possono sfruttare il fresato nell’ambito del proprio ciclo produttivo, a patto che siano in possesso della necessaria autorizzazione.
Numerose sono le applicazioni a cui può essere destinata la scarificazione: non solo il livellamento di superfici, ma anche la rimozione di rivestimenti da ponti o l’asportazione di segnaletica stradale. E, ancora, l’asportazione di gomma, di colla o di vernice, di massicciate e di sottofondi, sia dal manto stradale che dai rivestimenti. Per raggiungere tali obiettivi occorre una flotta di macchinari all’avanguardia, predisposti per l’aspirazione delle polveri in sospensione. Che si tratti di fresare il cemento della pavimentazione stradale, di consolidare il blinder o di stabilizzare il suolo, è necessario sempre garantire le condizioni di massima sicurezza e, al tempo stesso, un impatto il più possibile ridotto.
La scarificazione stradale può essere adattata alle esigenze della clientela: in alcuni casi può prevedere una semplice e moderata abrasione, mentre in altre circostanze può essere richiesta la completa rimozione di spessori più importanti, prima di un livellamento della pavimentazione assicurato da frese cingolate di elevata efficienza.