Carte Napoletane? Carte piacentine? Arcani maggiori e minori? Perché ci sono tutti questi mazzi e quando scegliere uno o l’altro mazzo? Come tutti sanno in circolazione in Italia non c’è un solo unico mazzo di carte infatti, ma vi sono differenti tipologie, che variano a seconda delle zone. Questa situazione è chiaro specchio di una penisola che ha avuto una storia vivace e influenze provenienti da diverse tradizioni. Per un consulto di carte di conseguenza si possono adoperare differenti mazzi. Se quello che desiderate è un consulto di cartomanzia mirato, la cosa migliore è che scegliate una lettura carte napoletane, sicuramente una delle più note.
Le carte napoletane non sono usate solamente a Napoli, ma sono molto diffuse perché permettono appunto un tipo di consulto mirato. Molte volte gli argomenti sui quali le persone si interrogano infatti sono precisi e definiti. Per esempio molte volte si vuole sapere di più sul proprio amore, per sapere se stiamo subendo un tradimento, oppure si vorrebbe sapere se fidarci o meno di qualcuno, se accettare qualche proposta di lavoro o rifiutarla. Molte volte possiamo incappare in un consulto di carte più generale, che guarda alla vita in senso più ampio, che va benissimo, ma che magari non risponde a esigenze e preoccupazioni immediate.
Come funziona un consulto
In un consulto di carte napoletane, come in qualunque altra consulenza di cartomanzia, è necessario che si instauri un rapporto di fiducia tra la cartomante e la persona che intende chiedere informazioni sul proprio futuro. Tra le due persone si deve instaurare un legame invisibile, perché la sensitiva deve sentire la persona, in modo da cogliere poi dalle carte disposte sulla tavola, i significati nascosti destinati dalle stelle proprio alla stessa. Dall’altra parte è necessario che la persona che intende affidarsi a un consulto di carte napoletane, sia propensa ad ascoltare, che abbia fiducia e che ponga domande reali. Le carte percepiscono ogni influsso negativo e possono di conseguenza non proporre carte del seme giusto.
Detto questo, un loro consulto funziona così: la cartomante mescola le carte, spacca il mazzo e si appresta a usare solamente la parte inferiore. Dopo un’ulteriore spaccatura, dispone le prime 12 carte sul tavolo, in 3 file. L’ultima la tiene a parte e sarà la “sentenza” che si girerà per ultima. La prima fila rappresenta ieri, la seconda oggi e l’ultima domani. Una cartomante esperta e competente già con un primo sguardo è in grado di farsi un’idea complessiva e fornire poi risposte chiare e precise grazie alla consultazione delle carte napoletane.
Come sono le carte
Le carte napoletane sono 40, 10 per seme. Ogni seme conta 7 carte nelle quale il numero del seme raffigurato rappresenta il numero della carta (quindi per il 4 di spade ci sono 4 spade e così via) e 3 carte con delle figure. Nello specifico il Fante, che ha la particolarità di avere fattezze abbastanza femminili e che rappresenta il numero 8; il Cavaliere, detto di solito anche Cavallo e che sta per il numero 9 e infine il Re, un anziano barbuto, che rappresenta il numero 10. Le carte non hanno gli indici, cioè sono prive di riferimenti numerici che ne indichino il valore.
Ognuno dei semi delle carte in un consulto di cartomanzia fornisce informazioni per quanto riguarda un particolare ambito della vita umana. Nello specifico il seme dei bastoni sta a simboleggiare tutto quello che ha a che fare con la famiglia, la protezione e le problematiche ad essa connesse. Le coppe, le più consultate di certo, forniscono risposte ad argomento amore o relazioni e rapporti umani in generale. I denari indicano quello che c’è da sapere sul mondo del lavoro e sulla progettualità. Il seme delle spade interessa la giustizia in generale, quindi le prove di fronte alle quali le persone si trovano e le insidie della vita.