Quante volte, dopo aver investito i sacrifici di una vita nella nostra nuova casa e, magari, dopo essersi indebitati con un mutuo per i prossimi vent’anni, vie siete chiesti se veramente avevate fatto tutto quello che c’è da fare in questi casi.
Chiaramente, un’analisi socio economica di periodo, indurrebbe a riflessioni mirate all’indispensabile, consigliando atteggiamenti piuttosto prudenziali rispetto a spese che (molto erroneamente) vengono ritenute superflue.
In questo ambito, molto più spesso di quanto crediate, ricade il concetto di sicurezza domestica.
Nella società contemporanea, l’uomo è stato educato a concepire questo concetto come esclusivamente riferito alla sicurezza degli impianti e delle attrezzature deputate alle funzioni vitali dell’abitazione (caldaia, scaldabagno, forno, frigorifero etc.)
Un errore chiaramente banale, magari involontario, ma sicuramente pericolo, soprattutto in contesti come quello attuale, caratterizzato da un livello di incidenza criminale sul territorio mai registrato fino ad oggi.
Se solo volessimo interpretare i dati di cronaca avremmo di che preoccuparci notevolmente ma molto spesso accade che la distrazione rispetto al fenomeno induce a sbagliare.
Fermiamoci a riflettere solo per un momento, chiaramente in periodi di recessione economica come quello che stiamo attraversando la prudenza dal punto di vista economico sembra l’atteggiamento più ragionevole ma vi siete veramente mai chiesti quanto vale la vostra sicurezza e, soprattutto quella della vostra famiglia?
Le Autorità di Governo, sposando le esigenze di periodo dei cittadini, hanno emanato la Legge di stabilità 2015 includendo tra le agevolazioni fiscali di cui ogni contribuente può avvalersi, anche la detrazione fiscale nella misura del 50% sull’acquisto di prodotti quali gli impianti di allarme antifurto per la propria abitazione.
Perciò, l’agevolazione fiscale impianti antifurto prevista dal Governo, comprende nel suo ambito le spese per l’installazione di un buon impianto antintrusione e/o videosorveglianza, e quelle sostenute fino al 31 dicembre 2016, sono agevolate nella misura del 50% sotto forma di detrazione fiscale dall’I.R.Pe.F:
Il costo sostenuto viene ripartito in dieci quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
Tra i destinatari di questo beneficio sono tutti i contribuenti IRPEF. In particolare, l’agevolazione spetta ai proprietari, ai titolari di un diritto reale di godimento e agli inquilini di un immobile.
Ma quali spese si possono portare in detrazione detrarre con le Detrazioni allarme 2016?
- Spese per la progettazione e connesse;
- Spese per l’acquisto dell’impianto vero e proprio;
- Compenso corrisposto al professionista per la relazione di conformità;
- Imposta sul Valore Aggiunto (IVA).
Avendo cura di:
- Effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale “parlante” indicando causale del versamento, codice fiscale del soggetto che paga, codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
- Indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile
- Conservare a termini di legge tutta la documentazione relativa ai lavori.
Ricordate infine che anche l’Imposta sul Valore Aggiunto che, in questi casi è ridotta al 10%.