Le barriere fotoelettriche di sicurezza

Le barriere fotoelettriche di sicurezza sono sistemi fondamentali per garantire un adeguato livello di sicurezza in tutti quegli ambienti in cui si svolge un’attività che prevede uno stretto rapporto uomo/macchina ed un conseguente potenziale rischio che l’una possa arrecare danno all’altro. Sono, infatti, dispositivi antinfortunistici insostituibili.

Il funzionamento delle barriere fotoelettriche di sicurezza avviene tramite la creazione di cortine luminose invisibili generate da un sistema con raggi infrarossi emessi da un emettitore e recepiti da un ricevitore, in maniera tale da formare una barriera protettiva. Tale barriera, posta nella giusta area e alla giusta altezza, genera un fascio di raggi che, se interrotto (o qualora si verifichi un guasto), provoca l’arresto della macchina e/o l’accensione di un sistema di allarme, scongiurando possibili gravi conseguenze per le persone che si trovano ad operare con la macchina o comunque nelle immediate vicinanze.

Le barriere fotoelettriche di sicurezza trovano la loro applicazione in settori dove vi è la presenza e l’uso di macchine potenzialmente pericolose per chi le adopera o vi transita nelle vicinanze, come ad esempio:

  • Presse
  • Sistemi di packaging
  • Celle robot
  • Pallettizzatori/depallettizatori
  • Macchine avvolgitrici

Per poter meglio comprendere l’impiego e l’utilità delle barriere fotoelettriche, si può, ad esempio, descrivere la circostanza in cui ci si trovi a dover usare una pressa. Tale macchinario è solitamente azionato manualmente o tramite un apposito pedale, qualora, però, la barriera appositamente montata sulla pressa rilevi l’intrusione di una mano o un braccio, che interrompe il flusso di raggi, vi sarà un’automatica ed immediata interruzione del moto della pressa o un’inibizione del suo avvio, se non già avvenuto.

Per poter realizzare adeguate barriere fotoelettriche di sicurezza è necessario considerare alcuni aspetti fondamentali:

  • Livello di sicurezza: indica, in rapporto al livello di rischio della macchina, i principi di autocontrollo e sicurezza della macchina stessa
  • Altezza protetta: indica l’altezza massima (o la profondità in caso di dispositivo montato orizzontalmente) controllata dalla barriera fotoelettrica
  • Portata: indica la distanza massima tra emettitore e ricevitore in cui è possibile realizzare la barriera fotoelettrica
  •  Tempo di risposta: indica il lasso di tempo trascorso tra la rilevazione, da parte degli appositi sensori, del corpo che attraversa il fascio di raggi della barriera e l’azionamento del sistema di arresto e/o allarme
  • Risoluzione: indica quale è la dimensione minima che un oggetto deve avere perché attraversando la barriera fotoelettrica sia da questa rilevabile e produca l’arresto della macchina