Cosa sapere sulla bonifica da amianto

Prima di mettere in pratica qualsiasi attività specifica per la bonifica dell’amianto sul tetto di casa, dell’azienda, dei garage o di qualsiasi altra struttura, è bene sapere un po’ di cosa, allo stesso tempo è consigliabile sempre affidarsi ad un consulente ambientale che conosce le diverse normative e sa come muoversi per evitare qualsiasi problema, sia legale che ambientale.

Classificazione dei materiali che possono contenere amianto

  • Materiali di rivestimento per superfici
  • Rivestimenti isolanti per impianti
  • Pannelli ad alta o bassa densità

L’ultima tipologia è quella solitamente più diffusa nelle nostre città, presenti in forma di lastre, che spesso conosciamo con il nome di eternit.

Come si verifica la presenza di amianto

  • Controllare la documentazione tecnica dell’edificio, in quelli vecchi potrebbe essere molto complicato rilevarne la presenza con questo metodo.
  • Realizzare una ispezione dei vari materiali, quelli con fibre di amianto sono solitamente più friabili e chiaramente pericolosi.
  • Recuperare dei piccoli campioni dei materiali friabili da analizzare in laboratorio per la completa verifica di presenza dell’amianto.

Fatte queste operazioni è sempre bene effettuare una mappatura completa della zona indicando dove sono presenti le fibre di amianto e catalogare tutto in schede informative dettagliate utili poi per pianificare le attività di smaltimento e bonifica.

Come si interviene per la bonifica dell’amianto

Chiaramente la rimozione è l’intervento principale, ma questo deve essere fatto secondo specifiche regole ed interventi per evitare una diffusione a livello aereo, si tratta di effettuare interventi di incapsulamento e trattamento con prodotti specifici e coprenti che bloccano le fibre volatili e creano una pellicola protettiva sulla superficie, prima di queste attività è bene che venga svolto un intervento di confinamento per isolare le zone circostanti da possibili contaminazioni.

E’ obbligatorio rimuovere l’amianto presente quando viene ritenuta a forte rischio la salute pubblica delle persone, questo a causa di possibili rotture delle componenti dell’amianto che possono spargersi nell’ambiente circostante, in questo caso si devono mettere in pratica tutte le attività previste dalla legge italiana.

Lo smaltimento dell’amianto rimosso deve essere fatto in specifiche ed autorizzate discariche, ma soprattutto da addetti esperti che sappiano come applicare gli interventi citati in precedenza.

Al termine di tutto il lavoro l’ambiente viene analizzato dai tecnici dell’ASL e ne viene certificata l’avvenuta bonifica.