Una tecnica per studiare efficacemente e che sicuramente vi consiglio di provare è la “Pomodoro Technique“.
La tecnica del Pomodoro è stata ideata da Francesco Cirillo alla fine degli anni ’80, il quale ha iniziato anche ad insegnarla ai singoli nel 1998 e a gruppi nel 1999. Infatti la tecnica è tutt’oggi apprezzata sia nel mondo dello studioche in quello lavorativo, specialmente in ambito di team working.
La Tecnica del Pomodoro nasce con l’obiettivo di utilizzare il tempo come un utile alleato per realizzare le proprie attività nel modo desiderato. E’ cosa comune infatti avere la sensazione, dopo una lunga giornata di studio o di lavoro, che non si è fatto nulla.
Nella maggior parte dei casi tale sensazione corrisponde a verità: le distrazioni sono sempre mille ed il livello di concentrazione che si cerca d’ottenere è spesso scarsissimo sia che si scelgano come luoghi di studio aule o biblioteche dell’Università sia che ci si rintani a casa sbarrando porte e finestre e staccando il telefono.
Quest’ultima è forse una delle situazioni peggiori in cui ci si possa trovare, infatti non si fa altro che aggiungere ansia ad una situazione di per se stressante riducendo pertanto la concentrazione sul lavoro che dobbiamo svolgere.
La tecnica del Pomodoro è molto semplice, non ci sono infatti molte regole da seguire:
Devi concentrarti su quello che stai facendo che sia studio, lavoro o altro per periodi continui di 25 minuti e fare delle pause imposte di 5 minuti.
Se riesci a studiare, lavorare o altro per 25 minuti hai completato un “pomodoro” e puoi concederti una pausa di 5 minuti.
Ogni due “pomodori” la pausa può essere anche più lunga (15 minuti per esempio).
Naturalmente serve anche un pò di disciplina ed autocontrollo per utilizzare al meglio la tecnica:
Se durante i 25 minuti di lavoro si viene interrotti da un amico, un familiare o qualsiasi altro fattore esterno si deve essere capaci di dire “Scusa, tra poco ho 5 minuti di pausa, possiamo sentirci dopo per favore?”.
Se all’interno di un “pomodoro” si concede spazio a distrazioni anche se ci sembrano cose importanti allora non possiamo considerare quel “pomodoro” integro e dobbiamo ricominciare il conteggio del tempo da zero.
Probabilmente la parte più difficile della tecnica è proprio questa: l’autodisciplinarsi è una cosa a cui non siamo abituati e ci metteremo sicuramente un pò prima di raggiungere un certo automatismo.
Ma l’implementazione della tecnica in sè è abbastanza facile servono solo due cose: un lavoro da portare a termine (ora come ora non lo darei così per scontato) ed un timer per contare il tempo che resta al completamento del pomodoro. Semplice no?!
Quando Francesco Cirillo ideò questa tecnica usò il timer della sua cucina che aveva proprio la forma di un pomodoro e per questo motivo diede il nome di Pomodoro Technique. Se sei interessato a saperne di più su questa metodologia puoi visualizzare il materiale messo a disposizione dall’autore da qui http://pomodorotechnique.com/